L'apprendimento secondo il cognitivismo

L'apprendimento secondo il cognitivismo

Il cognitivismo ritiene la mente umana il prodotto di una lunga evoluzione.
Il cognitivismo studia la mente paragonandola a un elaboratore dotato di input (trasformazioni di dati) e di output (comportamenti). Tra uno stimolo e una risposta avvengono processi complessi, senza i quali non si possono spiegare funzioni mentali come il ragionamento, la creatività,... Il funzionamento dei processi cognitivi, all'interno della mente, è un'ipotesi  che può essere confermata con un metodo sperimentale. Con questo si riesce a descrivere la realtà della mente.

I diversi stili cognitivi

Gli stili cognitivi indicano il modo in cui gli individui ragionano e apprendono, riguardano le strategie utilizzate per analizzare informazioni, non le abilità possedute.
Possono essere distinti su diversi livelli:
  1. Le preferenze individuali sul modo in cui avviene l'apprendimento e vengono trasmesse le conoscenze. Si possono riconscere tre tipi: il 'dipendente' (che preferisce programmi ben definiti e strutturati e l'assegnazione di compiti da solo i docenti), il 'collaborativo' (che preferisce la discussione, i lavori di gruppi) e 'l'indipendente' (che preferisce utilizzare gli insegnati come strumento di consultazione).
  2. Gli stili di elaborazione delle informazioni, gli "stili cognitivi" con cui una persona accumula conoscenze, esperienze, le rielabora e riutilizza. 
  3. Aspetti legati alla personalità di un individuo, alle sue motivazioni ad apprendere o a ragionare sui problemi.
Secondo Cesare Cornoldi gli stili cognitivi si distinguono tra:

  • sistematico/intuitivo: il modo in cui si formulano le idee;
  • globale/analitico: livello di dettaglio nell'esaminare l'ipotesi;
  • impulsivo/riflessivo: la facilità con cui si prendono le decisioni;
  • verbale/visuale: il modo in cui si preferisce acquisire informazioni;
  • convergente/divergente: il modo in cui si pensa, si ragiona, si propongono soluzioni. Il pensiero convergente è simile al pensiero logico, usa regole definite. Il pensiero divergente  simile alla creatività.
Robert J. Sternberg ha sviluppato un modello che suddivide gli stili cognitivi in quattro categorie che riguardano i tipi di autogoverno della nostra mente (il modo in cui viene gestita la mente quando è sottoposta a compiti intellettuali):
  • stile monarchico: quando una persona impegna quasi tutte le sue energie, facendo le cose che ama una alla volta;
  • stile gerarchico: quando una persona ama fare molte cose contemporaneamente e stabilisce priorità;
  • stile oligarchico: quando una persona ama fare molte cose contemporaneamente e non stabilisce priorità;
  • stile anarchico: quando una persona ha un approccio casuale nella risoluzione di problemi;

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