I cicli di vita di Erikson


I cicli di vita di Erikson


Erik Erikson

Erik Erikson (Francoforte 1902 - Harwich 1994) era uno psicologo tedesco, naturalizzato negli Stati Uniti. Era allievo di Sigmund Freud, fino a quando nel 1933 emigrò negli Stati Uniti. Lì divenne professore, e insegnò a Berkeley e alla Harvard University.
Una delle sue opere di maggior importanza è la teoria dello sviluppo psicosociale di una persona.
Altre sue opere importanti: Infanzia e società, introspezione e responsabilità.

I cicli di vita di Erikson

La teoria dello sviluppo psicosociale di una persona divide in otto stadi la vita umana, all'interno di ogni ciclo c'è un conflitto psicosociale che un individuo deve risolvere prima di procedere al ciclo successivo, una crisi che viene risolta male, crea problemi nelle fasi successive. 
La teoria di Erikson si concentra sul ruolo svolto dall'io quando si devono affrontare dei problema che si incontrano in diversi periodi della vita. Con questa teoria Erikson dimostra che la crescita di una persona non finisce con la maturità, ma continua per tutta la vita (Long Life Learning).
Le fasi o i cicli di Erikson:
  1. Infanzia (dalla nascita fino a 1 anno): l'infante sviluppa un senso di fiducia nei confronti dei genitori e versi il suo ambiente, in caso, questo non accadesse potrebbe avere problemi nel relazionarsi con le altre perone fino all'età adulta.
  2. Da 1 a 3 anni: il bambino inizia a prendere delle decisioni semplici. In caso i genitori lo incoraggino e gli facciano notare gli errori senza provocargli dei traumi egli crescerà con un senso di indipendenza, in caso contrario sarà sempre dubbioso delle sue abilità.
  3. Dai 3 ai 6 anni: il bambino inizia a sviluppare l'iniziativa personale, con la quale riconosce le conseguenze delle sue abilità, sviluppando un primo senso di responsabilità. Se ci fosse un cattivo sviluppo può portare il bambino a rinunciare a essere indipendenti.
  4. Dai 6 ai 12 anni: il bambino inizia a confrontarsi con i suoi compagni, in questo modo svilupperà la consapevolezza della propria competenza e produttività. In caso contrario il bambino si sentirà incapace.
  5. Adolescenza (dai 12 ai 18 anni): la persona ha una crisi d'identità, in cui ci fa domande sui propri ruoli nella vita quotidiana.
  6. Dai 19 ai 40 anni: i giovani adulti sviluppano relazioni intime di amicizia e amore, essenziali per l'identità.
  7. Mezza età (dai 40 ai 65 anni): si avverte un senso di produttività basata sulla famiglia e sul lavoro. Il compito di questa frase è quello di occuparsi degli altri, per esempio l'educazione dei figli.
  8. Vecchiaia: l'individuo inizia a riflettere sulla propria vita. in questa fase l'individuo impara a non temere la morte.




























Commenti

Post popolari in questo blog

L'equità percepita, Motivazioni ed Emozioni

Lo sviluppo del pensiero e del ragionamento: la teoria degli stadi di Piaget

Le emozioni