La nascita della psicologia come scienza

La nascita della psicologia come scienza

A differenza della biologia, della fisica e della chimica, la psicologia ha tardato a svilupparsi come scienza. Questo accadde la prima volta nel 1879 nel primo laboratorio dedicato alla psicologia istituito da Wilhelm Wundt. Le ragioni di questo ritardo sono diverse:
  1. la psicologia è una cosa quotidiana, a cui le persone fanno riferimento, involontariamente, molte volte all'interno di una giornata, per esempio quando parlano dei propri desideri. Quindi il bisogno di  occuparsi della mente umana è nato in ritardo.
  2. un'altra difficoltà è l'uso dell'introspezione, quindi di 'guardare dentro sé stessi', per studiare fenomeni psichici.
L'introspezione, al tempo, era l'unico modo per studiare questi fenomeni. Inoltre questa è difficile da afferrare comprendere come processo, in quanto necessiti che l'osservatore e l'oggetto di osservazione sono lo stesso soggetto. Questo rende difficile una visione oggettiva di ciò che si osserva.
In seguito Freud introdusse il concetto di inconscio, che mise in discussione la possibilità per un individuo di accedere alle cause profonde delle proprie azioni. 
L'indagine psicologica delle persone si sviluppò con l'analisi di comportamenti osservabili, in particolare descrivendo la relazione tra le condizione esterne e le risposte degli individui. Quindi il tema dell'apprendimento fu il primo interesse della psicologia. Questo è oggetto degli studi della meta-cognizione, la rappresentazione del nostro modo di pensare e apprendere.

L'apprendimento come condizionamento

Le prime riflessioni psicologiche sull'apprendimento hanno avuto spunto dall'idea che alla base dell'accumulo di conoscenza c'è la capacità di associare e collegare fenomeni.

L'esperimento di Pavlov

Con l'esperimento di Pavlov è stato studiato il condizionamento 'rispondente' che consiste nell'apprendimento di risposte comportamentali a certi stimoli. 
L'esperimento si basava sulla salivazione dei cani. Pavlov abituò i cani a ricevere il cibo dopo sentire un suono. Con questo la salivazione dei cani aumentava, esso riuscì a farla attivare con solo la presenza del suono, in quanto i due fenomeni vennero associati dai cani. Se il suono si faceva continuare a sentire senza che il cibo arrivasse, il fenomeno spariva. Se poi i due fenomeni venivano riassociati la salivazione riiniziava.

Il condizionamento operante

Gli studi di Pavlov vennero ripresi da Burrhus Frederic Skinner, studioso americano. Esso investigò sull'apprendimento per prova e risposta, eseguendo un esperimento. Questo consisteva nel mettere un animale in una gabbia da cui poteva uscire solo premendo una leva. All'inizio l'animale eseguiva azioni casuali, con le quali riusciva infine ad azionare la leva. Ripetendo l'esperimento ci si accorse che questo impiegava sempre meno ad evadere. Questo tipo di apprendimento si chiama condizionamento operante, in quanto l'organismo apprende un comportamento attivo (d'operazione) e nuovo, dove la reazione è fisiologica e provocata dallo stimolo.
Tramite il comportamento operante è stato sviluppato il modellaggio, in cui l'apprendimento del comportamento corretto viene velocizzato tramite premi nel caso di risposte corrette (rinforzo positivo) o punizioni o senza premi nel caso risposte sbagliate (inforzo negativo).

L'utopia di Skinner

Skinner ha sviluppato le sue idee arrivando a concepire la mente umana come prodotto delle esperienze e dei comportamenti dell'individuo. L'uomo secondo lui non è libero e responsabile dei propri atti ma è il frutto della sua educazione. Quindi un programma che istruisce le persone per mezzo di rinforzi positivi creerebbe una società perfetta. Questa società è descritta in Walden due, che non è altro di una visione totalitaria, dove l'individuo è una macchina il cui comportamento è regolato da un sistema di stimoli dal quale non si può uscire.


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