Anzianità e invecchiamento
Anzianità e invecchiamento
Con l'avanzare dell'età di una persona si iniziano a distinguere due tipi di età: l'età reale e l'età sentita. L'aspetto di una persona può dimostrare la sua età ma la persona stessa sentirsene un'altra, per esempio sentirsi più vecchi della propria età. La definizione di anziano è formata dallo sviluppo biologico e naturale di un organismo, quindi dalla sensazione che una persona ha di se stessa e dalle fasi della vita percepite dalla società.
Bisogna però anche distinguere l'età cronologica (il tempo reale) e l'età effettiva, per esempio una persona di 90 anni che si comporta e
ha l'aspetto fisico di una persona di dieci anni in meno e avere una persona di 80 anni che si sente una persona senile.

Da la prima apparizione degli essere umani l'aspettativa di vita continua ad aumentare, per esempio nell'antica Roma si raggiungevano i 22 anni, nel 1600 i 35 anni ed adesso si superano anche i 90.
Adesso però una persona che raggiunge i 30 anni al posto di essere pieno di vita e energia inizia a sentirsi vecchio e ad avere le cosiddette "depressioni da compleanno". Per questo bisogna distinguere il concetto di anzianità e il concetto di invecchiamento. Invecchiare significa che il proprio vigore fisico e la propria salute lentamente decadono. L'invecchiamento non è solo fisico ma soprattutto mentale.
La crisi di mezza età e l'entrata in anzianità
La pensione nella nostra cultura segna l'inizio della fase dell'anzianità. Questa è preceduta da molti anni di consapevolezza del fatto che tutti prima o poi entriamo in questa fase.

La crisi di mezza età è ricorrente soprattutto nelle società benestanti, già dai trent'anni si ha il timore di invecchiare. Ciò che si allontana dalla giovane età è vista come una mancanza.
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